Le donne di Neanderthal non erano proprio come ce le immaginavamo
Quando pensiamo ai Neanderthal, l'immagine che ci viene in mente è spesso quella di figure maschili con la clava in stile Flintstones che cacciano elefanti grandi il doppio di quelli di oggi. Ma cosa sappiamo delle femmine di questa specie? Nuove ricerche offrono uno sguardo sulla loro esistenza, dalle tappe dell'adolescenza fino alla maternità.
Le Neanderthal femmine potrebbero aver raggiunto la maturità riproduttiva più precocemente rispetto alle donne odierne, come suggerisce una mutazione ereditata dai Neanderthal che provoca un'anticipazione della menarca, ovvero il primo flusso mestruale. Questo dato, insieme alla possibilità che si trasferissero nelle comunità dei loro partner, fa presagire un'organizzazione sociale e una dinamica di coppia.
L'analisi del DNA mitocondriale e dei cromosomi Y di individui Neanderthal evidenzia un'elevata diversità genetica materna rispetto a quella paterna, indicando potenziali spostamenti femminili tra comunità.
La maternità per le Neanderthal non era esente da sfide, con il parto che si preannuncia doloroso e complesso. La ricostruzione virtuale del bacino di una Neanderthal ha dimostrato un canale del parto differente da quello attuale, potenzialmente senza rotazione del feto, ma non necessariamente meno doloroso. Fortunatamente, esistono prove che confermano l'esistenza di figure simili a ostetriche, essenziali per la sopravvivenza della comunità di fronte all'alta mortalità di madri e neonati.
Oltre alla maternità, le donne Neanderthal partecipavano attivamente alla caccia, come suggerito dai traumi ossei e dall'usura dei denti trovati in fossili di entrambi i sessi. Ciò indica che non vi era una distinzione netta dei ruoli basata sul genere, poiché la caccia coinvolgeva tutti i membri della comunità in modo condiviso.
Fonte: Everyeye.it
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