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educazione sessuale

Apparato genitale femminile
L'apparato genitale femminile, negli organismi anfigonici è l'insieme degli organi e delle strutture che permettono la riproduzione e l'accoppiamento negli animali femminili.

 

Anatomia comparata

L'evidenza esteriore dell'apparato genitale femminile può assumere differenti aspetti anatomici, con l'orifizio posizionato presso l'apertura del sistema escretore, integrandosi con lo sbocco esterno del sistema escretore (apparato urogenitale), integrandosi anche con lo sbocco terminale del sistema digerente (cloaca), disgiungendosi completamente (esempio gonoporo nei crostacei ed altri artropodi), risultando coperto da strutture protettive, come l'epigino dei ragni o mancando totalmente di apertura esterna come negli organismi ad inseminazione traumatica, come alcuni emitteri eterotteri.

Nei mammiferi, i principali organi del sistema riproduttivo femminile includono i genitali esterni (vulva) e un certo numero di organi interni, tra cui le gonadi (ovaie) che producono i gameti. La maggior parte degli altri animali vertebrati ha sistemi riproduttivi simili, costituiti da gonadi, condotti e aperture. Tuttavia, vi è una grande diversità di adattamenti fisici e strategie riproduttive per ciascun gruppo.

Vagina

La vagina è un canale fibromuscolare (costituito da tessuto fibroso e muscolare) che collega l'esterno del corpo alla cervicedell'utero. Nell'ambito della gravidanza viene anche definito canale del parto. La vagina ospita il pene maschile durante i rapporti sessuali. Lo sperma, contenente spermatozoi, viene eiaculato dal maschio nella vagina, consentendo la fecondazione della cellula uovo (ovulo). La vagina è la sede in cui si può prevenire meccanicamente o chimicamente la fecondazione, inserendo appositi sistemi, quali ad esempio il diaframma e la spirale intrauterina, che vanno a chiudere la bocca dell'utero e/o inibire la fecondazione.

Utero

Lo stesso argomento in dettaglio: Utero.

L'utero è un organo impari, cavo, muscolare, a forma di pera rovesciata, ed è il principale organo riproduttivo femminile. Si trova tra il retto e la vescica. L'utero ha il compito di accogliere il feto durante la gestazione, fornendo protezione meccanica, supporto nutrizionale e rimozione dei rifiuti per l'embrione in via di sviluppo (da 1 a 8 settimane) e il feto(dalla nona settimana fino al parto). Inoltre, le contrazioni nella parete muscolare dell'utero sono importanti per spingere fuori il feto al momento della nascita.

La cavità dell'utero è distinta in tre parti: il corpo, in rapporto con la vescica; il collo o cervice e l'istmo.

L'utero è formato da tre tessuti diversi:

  • tonaca esterna o perimetrio, rappresentata da peritoneo;

  • tonaca muscolare o miometrio , composta da fasci di muscolatura liscia;

  • mucosa uterina o endometrio, un epitelio cilindrico monostratificato.

 

Tube di falloppio

Le tube di Falloppio o salpingi, sono due condotti che collegano le ovaie all'utero. Quando l'ovulo raggiunge la maturità, il follicolo e la parete dell'ovaio si rompono, permettendo all'ovulo di fuoriuscire ed entrare nella tuba di Falloppio. Da qui l'ovulo viaggia verso l'utero, spinto dai movimenti delle ciglia presenti sul rivestimento interno dei canali. Questo viaggio può richiede delle ore o diversi giorni. Se l'ovulo viene fecondato mentre si trova nella tuba di Falloppio, si impianta nell'endometrio quando raggiunge l'utero.

Ovaie

Le ovaie sono organi pari, piccoli, situati sulle pareti laterali della piccola pelvi. Sono responsabili della produzione degli ovuli, e della secrezione di ormoni. Le ovaie sono formate da follicoli ovarici che hanno il compito di liberare le cellule uovo mature (ovuli): queste discendono nelle Tube di Falloppio dove avviene la fecondazione (se l'ambiente è favorevole e sono presenti spermatozoi attivi). Se l'uovo non viene fecondato entro 24 ore, viene eliminato tramite la mestruazione, se invece viene fecondato, l'ovulo discende nell'utero dove si forma lo zigote

Vulva

La vulva è la terminazione e l'apertura esterna degli organi genitali femminili esterni, situata nella parte anteriore del perineo, al centro di un complesso di formazioni cutanee di protezione, concentriche l'una all'altra, la più interna delle quali delimita una piccola cavità, detta vestibolo della vagina, nella quale si apre il canale vaginale. All'interno di queste formazioni cutanee, si trova anche il trigono urogenitale, nel quale si apre il canale urogenitale, per mezzo dell'orifizio uretrale, sbocco esterno dell'apparato urinario; mentre sul contorno si trovano i corpi erettili della donna e due organi ghiandolari. In senso verticale, la vulva è costituita da:

Funzioni

L'apparato genitale femminile ha funzioni sia riproduttive che endocrine:

 

Evoluzione embrionale e fetale

Maschi e femmine evolvono da un essere comune asessuato/ermafrodita dotato di genitali esterni di tipo femminile con un relativamente ampio clitoride. Nel maschio le labbra minori e quelle maggiori si fondono per formare lo scroto. Il vestibolo del clitoride si allunga e forma il pene. Nella donna la crescita delle piccole labbra e grandi labbra è molto superiore all'evoluzione del clitoride, che rimane di dimensioni ridotte.

  • Nel corpo dell'embrione e del feto, si trovano 4 condotti con forma di tubicini molto esili, chiamati con l'eponimo dei loro divulgatori: due dotti di Müller e due di Wolff.

  • Nel maschio i condotti di Wolff si sviluppano fino a formare i condotti eiaculatori, l'epididimo, i canali deferenti e la prostata. Gli abbozzi dei testicoli all'inizio si trovano molto più in alto, ai lati della vescica, sopra l'inguine (più o meno dove si trovano le ovaie nella donna), ghiandole gonadiche che nell'infanzia scenderanno nel canale inguinale (protette dal sacco costituito dal muscolo cremastere) e accompagnate dal funicolo spermatico per essere già presenti nello scroto (a 10 anni) prima dell'inizio della pubertà (11-12 anni).

  • Nella donna, mentre i condotti di Wolff si atrofizzano, i condotti di Müller si fondono lungo un asse che formerà per 1/3 la vagina, per un altro terzo l'utero e per l'altro terzo rimarranno simili agli originali dotti di Müller formando le tube di Falloppio. Nelle fasi iniziali dell'embrione esiste soltanto l'ano, la vagina si trova all'interno dell'addome, dietro la vescica, ma lentamente si avvicina all'inguine per operarvi una scissura e diventare una cavità solo parzialmente aperta all'esterno, rimanendo una membrana più o meno sottile e cribrosa costituita dall'imene.

  • Le tube di Falloppio non entrano in contatto con l'ovaio se non durante l'ovulazione, quando si approssimano ad esso per indurre l'ovulazione.

  • Alla nascita tutte le strutture principali sono presenti, variano soltanto in dimensioni, spessore e trofismo della mucosa, in base al tipo di ormone attivo in quel momento.

Ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è una sequenza di cambiamenti fisiologici periodici che ha luogo nell'apparato riproduttivo femminile(specificamente nell'utero e nelle ovaie) e che rende possibile la gravidanza. Il ciclo mestruale è necessario per la produzione degli ovociti e per la preparazione dell'utero per la gravidanza. Circa l'80% delle donne dichiara di aver un qualche sintomo, da una a due settimane prima delle mestruazioni. I sintomi più comuni includono acne, tensione mammaria, gonfiore, sensazione di stanchezza, irritabilità e sbalzi d'umore. Questi sintomi, nel 20%-30% delle donne, interferiscono con la vita normale e pertanto si qualificano come sindrome premestruale. Dal 3% all'8%, questi casi sono gravi.

Il primo ciclo inizia generalmente tra i dodici e i quindici anni, un momento noto come "menarca"; talvolta può iniziare anche più precocemente, intorno agli otto anni di età, un esordio ancora considerato normale. L'età media del primo ciclo è generalmente ritardato nei paesi in via di sviluppo rispetto al mondo sviluppato. La durata tipica di tempo tra il primo giorno di un ciclo e il primo giorno del ciclo successivo può variare da 21 a 45 giorni nelle donne giovani e tra 21 a 35 giorni nelle donne adulte (con una media di 28 giorni). Le mestruazioni terminano con la menopausa, che di solito si verifica tra i 45 e i 55 anni di età. Il sanguinamento di solito dura da circa 3 a 7 giorni.

Il ciclo mestruale è regolato da cambiamenti ormonali, che possono essere modificati utilizzando contraccettivi a base di ormoni.[9] Al suo mantenimento concorrono diverse strutture (sistema nervoso centraleipotalamoipofisi ed ovaio) strettamente collegate tra loro. Ogni ciclo può essere suddiviso in tre fasi, basate sugli eventi nell'ovaio (ciclo ovarico) o dell'utero (ciclo uterino). Il ciclo ovarico consiste nella fase follicolare, nell'ovulazione e nella fase luteale, mentre il ciclo uterino è diviso in mestruazioni, fase proliferativa e fase secretoria.

Stimolato dall'aumento graduale della quantità degli estrogeni nella fase follicolare, le perdite di sangue (mestruazioni) si arrestano e il rivestimento dell'utero si addensa. I follicoli nelle ovaie iniziano a svilupparsi sotto l'influenza di una complessa interazione di ormoni e dopo alcuni giorni uno di essi, o occasionalmente due, diventa dominante (i follicoli non dominanti si restringono e muoiono). Circa alla metà del ciclo, da 24-36 ore dopo l'escrezione dell'ormone luteinizzante (LH), il follicolo dominante rilascia un ovocita, in un evento chiamato "ovulazione". Dopo l'ovulazione, l'ovocita vive solo per 24 ore o meno, se non viene fecondato, mentre i resti del follicolo dominante nelle ovaie diventa un corpo luteo; questo corpo ha la funzione primaria di produrre grandi quantità di progesterone. Sotto l'influenza del progesterone, avvengono modifiche al rivestimento uterino al fine di preparare un potenziale impianto di un embrione e iniziare una gravidanza. Se l'impianto non si verifica entro circa due settimane, il corpo luteo si evolve, provocando una brusca caduta dei livelli, sia di progesterone che di estrogeni. La diminuzione degli ormoni provoca l'espulsione del rivestimento dell'utero, in un processo noto come "mestruazioni". Le mestruazioni si verificano in molti animali, tra cui toporagnipipistrelli e altri primati come le scimmie antropomorfe.

Descrizione

Solo le femmine dei primati, compresa la donna, vivono il ciclo mestruale. Molti placentati e marsupiali passano invece delle fasi di estro o di calore. Il ciclo mestruale è sotto il controllo degli ormoni sessuali ed è necessario per la riproduzione. Nelle donne il ciclo mestruale si ripete con cadenza mensile dalla pubertà alla menopausa.

Durante il ciclo mestruale, il corpo della donna sessualmente matura fa aumentare le dimensioni dell'endometrio dell'utero con un progressivo aumento di estrogeni, e quando questo ormone raggiunge livelli critici viene prodotto dell'estradiolo, e poco dopo inizia la stimolazione delle ovaie per mezzo dell'ormone FSH (Follicle Stimulating Hormone), e dell'ormone luteinizzante LH. I follicoli iniziano a crescere e dopo qualche giorno uno di loro matura in un ovulo a causa di un processo di feedback negativo. A quel punto le ovaie rilasciano un ovocita (o eventualmente più di uno, nel caso in cui ci sia una doppia emissione di ovociti durante l'ovulazione, e in questo caso si hanno dei gemelli eterozigoti, o gemelli non identici, in caso di fecondazione; gemelli identici, o monozigoti, si hanno da un singolo ovulo, attraverso la mitosi di uno zigote in due zigoti differenti). Le cellule della granulosa e della teca che precedentemente proteggevano l'ovocita, ora si trasformano in corpo luteo, ricco di proteine e grassi, che ha la funzione di continuare la produzione di estrogeni e progesterone nei primi tre mesi di gravidanza (in seguito questo ruolo viene assunto dalla placenta).

Il rivestimento dell'utero, l'endometrio (mucosa uterina), si inspessisce fino a 2–3 mm in seguito ad un aumento degli estrogeni. Dopo l'ovulazione, questo rivestimento cambia per prepararsi al potenziale concepimento e impianto dell'uovo fecondato per dare il via a una gravidanza (si inspessisce fino a 5–6 mm, si arricchisce di capillari e di depositi di lipidi e glicogeno grazie allo stimolo del progesterone). L'ormone progesterone cresce dopo l'ovulazione e raggiunge il picco poco dopo.

Se la fecondazione non avviene, l'utero si libera del rivestimento culminando con le mestruazioni, che segnano il punto minimo per l'attività degli estrogeni. Questo si manifesta al mondo esterno nella forma del "mestruo": parte essenziale dell'endometrio e prodotti sanguigni che escono dal corpo attraverso la vagina. Sebbene questo sia comunemente definito come sangue, differisce nella composizione dal sangue venoso. I cicli mestruali si contano dall'inizio della mestruazione, poiché questo è un segno esteriore che corrisponde da vicino al ciclo ormonale. Il mestruo, o lo spurgo o altri segni mestruali possono terminare in diversi punti nel nuovo ciclo.

L'uso comune si riferisce alle mestruazioni (dal latino mensis, mese, ovvero che si verificano una volta al mese) come un "ciclo". Solitamente indica che una donna non è incinta, ma si può verificare la presenza di perdite anche nelle prime fasi della gravidanza, chiamate false mestruazioni. Queste differiscono dall'effettivo ciclo mestruale in quanto sono perdite minori del solito; talvolta questa differenza può non essere notata. Durante gli anni fertili, la mancanza di mestruazioni fornisce la prima indicazione alla donna sulla sua possibile condizione.

Le mestruazioni formano una normale parte di un processo ciclico naturale che si svolge nelle donne sane tra la pubertà e la fine della fertilità. L'inizio delle mestruazioni, conosciuto come "menarca", avviene attorno ai dodici anni. Fattori quali l'eredità, la dieta e soprattutto la salute possono accelerare o ritardare il menarca.

La condizione di pubertà precoce è causa del sopraggiungere delle mestruazioni in bambine di soli 8 anni. Alcune donne hanno il loro primo ciclo nella tarda adolescenza, che è il periodo dell'accrescimento della statura. L'ultimo periodo, la menopausa, solitamente sopraggiunge tra i 45 e i 55 anni. Variazioni di questo schema necessitano di cure mediche. L'amenorrea si riferisce alla prolungata assenza del mestruo durante il periodo fertile di una donna per ragioni diverse dalla gravidanza. Per esempio, le donne con pochissimo grasso corporeo, come le atlete, potrebbero cessare di mestruare. La presenza di mestruazioni non prova che l'ovulazione abbia avuto luogo: le donne che non ovulano possono avere cicli mestruali. Questi cicli anovulari tendono ad avvenire con minore regolarità e mostrano una maggiore variazione nella lunghezza del ciclo. Inoltre, l'assenza delle mestruazioni non prova che la fecondazione sia avvenuta poiché la mancata produzione dell'ormone in donne non incinte può sopprimere in certe occasioni il flusso mestruale.

 

Le fasi

Le donne mostrano notevoli variazioni nella lunghezza dei loro cicli mestruali. La lunghezza del ciclo differisce anche a seconda delle specie animali (in questo caso però si parla di ciclo estrale.)

La lunghezza del ciclo può variare; 28 giorni sono presi come rappresentativi della media del ciclo ovulatorio nelle donne. Per convenzione si usa l'inizio delle perdite mestruali per segnare l'inizio del ciclo, così che il primo giorno di perdite è chiamato "primo giorno del ciclo".

Il ciclo mestruale si può dividere in quattro fasi:

 

Mestruazione​

L'eumenorrea denota il normale, regolare, flusso mestruale che dura per qualche giorno, di solito dai 3 ai 5 giorni, ma anche dai 2 ai 7  è considerato normale: la variazione dipende dal calibro delle arteriole interessate dall'emorragia. La perdita media di sangue durante le mestruazioni è di 35 millilitri, ma anche tra i 10 e gli 80 ml è considerato normale. Diverse donne hanno inoltre riferito la comparsa dell'endometrio come tessuto misto a sangue. Un enzima chiamato plasmina, contenuto nell'endometrio, tende ad inibire la coagulazione del sangue (attua la fibrinolisi). A causa di questa perdita di sangue, le donne hanno un maggiore fabbisogno di ferro rispetto agli uomini. Molte donne hanno avuto esperienza di crampi uterini, altrimenti chiamati dismenorrea, durante questo periodo. Una vasta industria è cresciuta per fornire prodotti sanitari per aiutare le donne a gestire le proprie mestruazioni.

 

Fase follicolare

Nella fase follicolare del ciclo ovarico l'ipofisi rilascia quantità modeste di FSH e di LH in risposta alle stimolazioni provenienti dall'ipotalamo; in questa fase le cellule del follicolo immaturo dispongono di recettori per l'ormone FSH ma non per quelli per l'ormone LH. Le molecole di FSH inducono l'accrescimento da cinque a sette follicoli ovarici e le cellule di tale struttura in sviluppo producono estrogeni. Questi follicoli, che sono stati cresciuti per la gran parte dell'anno in un processo noto come follicologenesi, competono con tutti gli altri per il dominio. Il follicolo più grande secerne inibina che serve a fermare i follicoli sopprimendo la produzione di FSH. Questo follicolo dominante continua a crescere, forma un rigonfiamento vicino alla superficie dell'ovaia, e diventa presto competente per l'ovulazione. Una bassa concentrazione di estrogeni da parte del follicolo mantiene la secrezione di gonadotropine ipofisarie (FSH, LH) a livelli parimenti modesti attraverso un meccanismo di feedback negativo. Questi rapporti ormonali si modificano in modo radicale e bruscamente nella fase ovulatoria quando il ritmo della secrezione di estrogeni da parte del follicolo in sviluppo inizia a crescere molto rapidamente; per un controllo feedback positivo aumenteranno notevolmente anche le gonadotropine (FSH, LH). Ormai la maturazione del follicolo è arrivata a un punto tale che questa struttura dispone di recettori per l'ormone LH e può rispondere a questa molecola segnale che determina nel follicolo stesso la definitiva maturazione; l'ovulazione si verifica circa 24 ore dopo la comparsa del picco di LH; in seguito all'ovulazione, LH stimola la formazione del corpo luteo, una particolare struttura cicatriziale che funziona come ghiandola endocrina.

I follicoli producono estrogeni. Questi estrogeni iniziano la formazione di un nuovo strato di endometrio nell'utero, storicamente identificato come l'endometrio proliferativo. Se fecondato, l'embrione sarà impiantato all'interno di questa polpa ospitale.

Ovulazione

Quando il follicolo è maturato, secerne abbastanza estradiolo da portare al rilascio dell'ormone luteinizzante (LH). In un ciclo medio questo rilascio di LH avviene intorno al dodicesimo giorno e può durare 48 ore. Il rilascio di LH fa maturare l'ovulo e indebolisce la parete del follicolo ovarico. Questo processo porta all'ovulazione: il rilascio dell'ovulo maturo, la cellula più grande del corpo (con un diametro di circa 0,5 mm). Quale delle due ovaie (sinistra o destra) avviene in modo alternato. Le tube di Falloppio devono catturare l'ovulo e fornire il posto per la fecondazione. Un caratteristico muco chiaro e filante viene secreto dalla cervice, pronta ad accettare lo sperma. In alcune donne, l'ovulazione porta un caratteristico dolore chiamato Mittelschmerz (termine tedesco che significa 'dolore centrale') che dura per qualche ora. Il repentino cambiamento ormonale nel momento dell'ovulazione può causare in alcune donne un leggero sanguinamento. Molte donne percepiscono la variazione nel muco cervicale, specialmente se stanno monitorando i propri segni di fertilità. Un ovulo non fertilizzato sarà alla fine disintegrato o dissolto nell'utero. È stato dimostrato che le donne durante l'ovulazione hanno il senso dell'olfatto più sensibile, mentre durante la fase mestruale esso si presenta diminuito.

Fase lutea

Il corpo luteo è il corpo solido che si forma nelle ovaie dopo che l'ovulo è stato rilasciato dalle tube di Falloppio, è cresciuto e si è diviso. Dopo l'ovulazione, il follicolo residuo si trasforma nel corpo luteo con l'aiuto di ormoni secreti dall'ipofisi. Questo corpo produrrà progesterone ed estrogeni per approssimativamente due settimane. Il progesterone gioca un ruolo chiave nel convertire l'endometrio proliferativo in un rivestimento accogliente per un eventuale impianto e per le prime fasi della gravidanza. Esso innalza anche la temperatura corporea da un quarto a mezzo grado centigrado, perciò le donne che misurano la temperatura giornalmente possono accorgersi che sono nella fase lutea. L'ovulo, se sarà stato fecondato, viaggerà come blastula attraverso le tube di Falloppio fino alla cavità uterina e si impianterà 6 o 12 giorni dopo l'ovulazione. Poco dopo l'impianto, l'embrione segnalerà la propria esistenza al sistema materno. Un segnale precoce viene dato dalla gonadotropina corionica (HCG), ormone che si può misurare con un test di gravidanza. Esso ha un ruolo importante nel mantenere il corpo luteo "vivo" e capace di produrre ancora progesterone. Senza gravidanza (e quindi senza HCG) il corpo luteo scompare, e il livello di progesterone crolla. Ciò determina l'inizio di un nuovo ciclo mestruale.

Periodo di fertilità

La lunghezza della fase follicolare - e di conseguenza, quella del ciclo mestruale - possono variare. La fase lutea al contrario dimostra regolarità. Per alcune donne questa dura 10 giorni, per altre 16 (in media 14 giorni), tuttavia per ciascuna donna tale lunghezza è fissa. Gli spermatozoi sopravvivono all'interno di una donna per 3 giorni in media, si considera normale fino a 5 giorni di sopravvivenza. È stata documentata una gravidanza risultante da sperma sopravvissuto 8 giorni. Il periodo più fertile (periodo con maggiore probabilità che un rapporto sessuale induca a gravidanza) dura fra 5 giorni prima dell'ovulazione fino a 1-2 giorni successivi. In un ciclo di 28 giorni con una fase lutea di 14 giorni, il periodo di maggior fertilità corrisponde alla seconda ed inizio terza settimana del ciclo. I metodi di pianificazione della nascita basati sul controllo della fertilità mirano a determinare il periodo dell'ovulazione al fine di identificare i giorni fertili e quelli non fertili del ciclo.

Chiunque abbia sentito parlare di ciclo mestruale ed ovulazione potrebbe assumere, a modo di contraccettivo, che il ciclo mestruale duri 28 giorni, e che l'ovulazione occorra sempre 14 giorni dopo l'inizio delle mestruazioni. Questa assunzione può condurre a gravidanze non volute. Da notare inoltre che non sempre le perdite di sangue contano come mestruazioni, e ciò può essere fuorviante ai fini del calcolo del periodo di fertilità.

Se una donna intende concepire, il periodo più fertile occorre tra 19 e 10 giorni precedenti le mestruazioni. Parecchie donne utilizzano degli strumenti di rivelazione dell'ovulazione che rilevano la crescita di LH nelle urine per identificare il periodo più fertile. Altri strumenti si basano sull'osservazione di uno o più dei tre segnali primari di fertilità (temperatura basale corporeafluido cervicale, e posizione cervicale).

Una credenza diffusa sostiene che l'inizio delle mestruazioni tenda a sincronizzarsi fra donne che vivono nello stesso ambiente. Questo fenomeno (effetto McClintock) è stato descritto per la prima volta nel 1971, ed è stato attribuito all'azione di un feromone nel 1988, anche se poi indagini più approfondite hanno seriamente messo in dubbio le conclusioni di tali ricerche.

 

Controllo ormonale

Il ciclo mestruale è regolato in maniera altamente complessa. Per molti anni, il dibattito fra i ricercatori si è sviluppato attorno a quale sistema regolatore detenesse per ultimo il controllo: l'ipotalamo, l'ipofisi, oppure le ovaie con il follicolo; ma tutti e tre i sistemi interagiscono. In qualsiasi scenario, il follicolo ovarico detiene un ruolo critico: fa maturare l'endometrio, provvede lo stimolo appropriato all'ipotalamo e all'ipofisi, e contribuisce alla modificazione del muco cervicale. Due ormoni sessuali giocano un ruolo fondamentale nel controllo del ciclo mestruale: l'estradiolo ed il progesterone. Ma tutti e tre i sistemi devono interagire tra loro.

 

Frequenza

La mestruazione si ha ogni 28 giorni, e dura circa 7 giorni. Intervalli minori o uguali a 21 giorni si chiamano polimenorrea; per cicli uguali o superiori a 35 giorni è oligomenorrea. Si ha amenorrea se l'intervallo supera i 180 giorni.

 

Flusso

Il flusso mestruale normale varia tra 50 ml ± 30 ml. Segue un andamento "crescendo-decrescendo", che è: partenza con un livello moderato, qualche incremento, e poi una lenta diminuzione fino a sgocciolio. Flussi molto abbondanti o maggiori di 80 ml (ipermenorrea o menorragia) possono derivare da disturbi ormonali, anormalità uterine, incluso leiomiomauterino o cancro, e altre cause. Il fenomeno opposto, un sanguinamento molto ridotto, è detto ipomenorrea.

 

Durata

In media il sanguinamento dura da 3 a 7 giorni dall'inizio del ciclo.

Sanguinamenti prolungati (menorragia, anche meno-metrorragia) non mostrano un andamento chiaro. Il sanguinamento disfunzionale uterino è provocato da disfunzioni ormonali, generalmente senza ovulazione. Tutti i sanguinamenti anomali necessitano attenzione medica; possono indicare sbilanciamenti ormonali, fibromi uterini, o altri problemi.

 

Etimologia e mese lunare

I termini "mestruazione" e "mese" derivano dal Latino mensis (mese), che è in stretta relazione con il Greco mene (luna) e con la radice della parole inglesi month e moon—riflettendo il fatto che la Luna impiega quasi 28 giorni (precisamente 27,32 giorni) per compiere una rivoluzione attorno alla Terra. Il mese sinodico mese lunare, il periodo tra due lune nuove (o lune piene), è di 29.53 giorni.

 

Contenimento del flusso mestruale

Esistono diversi prodotti per contenere il flusso mestruale della donna:

 

Prodotti usa e getta

  • Assorbente igienico - Sono dei manufatti elaborati, in genere di forma rettangolare, appiattiti, costituiti da vari strati di stoffa e materiale sintetico cuciti ed incollati, che hanno come caratteristica saliente quella di assorbire il flusso mestruale, aumentando fortemente la loro dimensione, mantenendosi ragionevolmente asciutti nel lato a contatto con la vulva. Spesso presentano "ali," che sono estensioni pieghevoli che si piegano ed incollano attorno al "cavallo" delle mutandine dal lato esterno, ed una parte esterna a contatto con le mutande che può essere adesivo in modo da mantenere l'assorbente in posizione. Gli assorbenti sintetici usa e getta contengono spesso all'interno pasta di legno o fibra sintetica, due rivestimenti in cotone sbiancato o garza, con tessuto sintetico simile alla seta, ed una fodera in plastica. Alcuni assorbenti igienici, del vecchio tipo (nei paesi dell'est), sono tenuti in posizione da apparati tipo cinghie, invece di adesivi o "ali".

  • Tampone igienico - Sono dei cilindretti usa-e-getta costruiti con misture di rayon/cotone oppure di solo cotone, in genere sbiancati, che vengono inseriti nella profondità della vagina per assorbire il flusso mestruale.

  • Coppa mestruale - Esistono anche le coppe mestruali "usa-e-getta" che sono simili al diaframma e che sono costruite in (plastica soffice) silicone.

 

Prodotti riutilizzabili

  • Gli assorbenti riutilizzabili di stoffa sono fatti di cotone (spesso proveniente da agricoltura biologica), terrycloth, o flanella, e possono essere cuciti a mano (da materiale nuovo oppure da vecchi indumenti o asciugamani riutilizzati) oppure comprati in negozio.

  • Coppa mestruale - Sono dispositivi a "lunga durata", fabbricati in silicone trasparente di qualità medica, oppure in gomma a forma di coppa flessibile che vengono inseriti dentro la vagina per catturare il flusso mestruale.

  • Spugna marina - Spugne di origine naturale, vengono poste all'interno per assorbire il flusso mestruale.

  • Mutandine imbottite - biancheria intima riutilizzabile (solitamente in cotone) con degli strati assorbenti extra utilizzati per assorbire il flusso mestruale.

  • Lenzuolotovagliolo - largo tessuto di cotone riutilizzabile, usato spesso durante la notte, posto tra le gambe per assorbire il flusso mestruale.

In aggiunta a questi prodotti, le aziende farmaceutiche forniscono inoltre comuni anti-infiammatori non-steroidei (FANS) per lenire i crampi mestruali. Alcune erbe, come la dong quai, le foglie di lampone e il viburnum opalus, si dice siano efficaci per diminuire i dolori mestruali.

Mestruazioni nelle culture

Molte religioni hanno tradizioni collegate alle mestruazioni. Queste consistono a volte in divieti di compiere certe azioni durante le mestruazioni (come per esempio l'avere rapporti sessuali secondo la religione ebraica ortodossa o l'Islam), o in pratiche che devono essere eseguite alla fine di ogni periodo mestruale (come il mikvah nella religione ebraica e il ghusl nell'Islam). Nell'induismo durante le mestruazioni le donne non possono effettuare il pūjā e diverse altre pratiche di culto; in alcune zone del Nepal non possono partecipare nemmeno alle normali attività familiari e vengono confinate in capanne di fortuna (cfr. chhaupadi).

In varie parti del mondo anticamente sono esistite delle credenze secondo le quali la donna mestruata non dovesse toccare le piante, per non farle seccare: in AndalusiaGrecia e nell'Italia meridionale non doveva guardare il grembo di altre donne, perché poteva renderle sterili (Sicilia), non poteva toccare il grano perché lo avrebbe reso non commestibile (Puglia), non poteva aiutare nella preparazione domestica di distillati, salse e marmellate (AbruzzoCalabriaPuglia e Sicilia), in Provenza e nell'Italia settentrionale (Piemonte e Valle d'Aosta) nella salatura dei cibi (e per la sua condizione detta "non salatrice") ecc. poiché si pensava potesse causarne una non eccellente riuscita.

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