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Francia, raddoppia il congedo per i papà francesi: da 14 a 28 giorni

Francia, raddoppia il congedo per i papà francesi: da 14 a 28 giorni

PARIGI - I padri francesi avranno il doppio dei giorni a casa dopo la nascita di un figlio. Il congedo paternità passa Oltralpe da 14 a 28 giorni. La misura voluta da Emmanuel Macron e portata avanti dalla maggioranza è stata approvata anche dal Senato.
Il raddoppio dei giorni per i neopapà entrerà in vigore dal luglio prossimo. Era stata suggerita dalla “commissione sui primi 1000 giorni del bambino”. Guidata da vari psicologi e pediatri, tra cui il luminare Boris Cyrulnik, il rapporto della commissione ha sottolineato che - contrariamente ai cliché secondo cui i bebé sono più attaccati alla mamma - l’importanza del ruolo del papà esiste sin dai primi giorni di vita.
In Francia, dove l'occupazione femminile è molto più alta che in Italia, la legge era ferma a 11 giorni di permesso per i neopapà, più tre obbligatori (14 giorni in tutto).
La riforma “storica”, secondo Macron, è stata criticata da una parte della destra considerata come un lusso in un periodo in cui le imprese sono in difficoltà e così come il bilancio del Welfare che dovrà finanziare i congedi. Lo stesso Macron, a suo tempo, si era opposto alla direttiva promossa dal parlamento europeo e dalla Commissione Ue che doveva estendere fino a quattro mesi i congedi parentali, di cui due mesi non trasferibili tra madre e padre. Il presidente francese aveva definito allora “insostenibile” la proposta e paventato gravi ripercussioni sull'attività economica.
La riforma francese è dunque un compromesso, anche dal punto di vista di chi chiedeva qualcosa di più ambizioso in un paese che continua ad avere la più alta natalità d'Europa. Per alcune associazioni si tratta infatti di una mezza vittoria perché solo 7 su 28 giorni sono obbligatori: un dettaglio che rischia di scoraggiare o frenarne l'uso da parte di molti padri laddove non c'è sempre un clima favorevole nelle imprese.
È vero anche che molti grandi gruppi si stanno adattando rapidamente. L'assenza di leggi che tutelino adeguatamente la parità tra neogenitori comincia a essere colmata dai contratti integrativi nelle imprese più lungimiranti, visto anche il ritorno di immagine che ne consegue. Una tendenza dovuta anche al fatto che le nuove generazioni, anche di uomini, sono in cerca di riconoscimento come padri e le donne non accettano più di avere gran parte del carico famigliare sulle loro spalle.

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