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Sfratto all'alba per un'universitaria fuori sede e lavoratrice precaria

Sfratto all'alba per un'universitaria fuori sede e lavoratrice precaria

Sfratto all'alba per Totta, studentessa Unito e lavoratrice precaria di 32 anni. Questa mattina l'ufficiale giudiziario, il proprietario e un legale sono arrivati in via San Domenico, nel cuore del Quadrilatero Romano di Torino poco dopo le 6 per eseguire lo sfratto. Il contratto della studentessa fuori sede, residente in Sicilia e domiciliata a Torino, è scaduto un anno fa, a marzo 2020 in pieno inizio pandemia, e non è stato rinnovato. Da allora per rimandare lo sfratto I sindacati Asia Usb, Federazione sociale Usb e il collettivo Cambiare Rotta - Noi restiamo hanno organizzato quattro picchetti antisfratto, l'ultimo questa mattina a difesa dell'abitazione di Totta.
"Con la pandemia Totta ha perso il lavoro e trovato solo lavori saltuari che non le permettono di pagare le spese di una caparra. Abbiamo provato a chiedere supporto a Edisu ma Totta non avrebbe requisiti di merito e dal Comune invece ci dicono che non può essere aiutata perché non residente - spiegano gli attivisti che manifestano dall'alba -. Crediamo sia assurdo che in un momento smile, dove trovare lavoro non è facile per la pandemia, si sfratti così una persona". Il caso di Totta non rientra nel blocco degli sfratti, scattato per l'emergenza sanitaria, perché la locazione è terminata, non si parla quindi di morosità "ma non è isolato. Il Comune deve aiutarla". Dall'alba ci sono gli uomini della Digos per monitorare la situazione ma non ci sono state tensioni. I poliziotti schierati e due camionette bloccano l'accesso alla via mentre nell'alloggio, in cui ci sono Totta, due rappresentanti sindacali, ufficiale giudiziario e proprieaà, vanno avanti le procedure di sfratto.
"L'immobile è stato occupato illegittimamente finora. La persona ex locataria ha alcune proprietà in Sicilia e un contratto di lavoro part-time quindi non è stato sfrattato un invalido o una famiglia. Inoltre non ha mostrato disponibilità o punto di incontro", spiega Simona De Rosa, legale che rappresenta la società proprietaria dell'immobile. "Parliamo di una persona che ha accumulato circa 6mila euro di morosità, e che quando ha saputo del mancato rinnovo ha scritto in un messaggio che non avrebbe più pagato per mettersi il denaro da parte. Non è possibile scendere in campo per proteggere situazioni simili. Il momento di difficoltà può capitare ma non gettare discredito e dimostrarsi poco collaborativi come in questo caso".

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