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Sarah Maple espone il lavoro femminista nella galleria d'arte GIANT

Sarah Maple espone il lavoro femminista nella galleria d'arte GIANT

AN ARTIST ha portato alcune delle opere femministe più audaci che abbia mai creato in una galleria di articoli nel centro di Bournemouth.
GIANT al secondo piano dell'edificio di Bobby ospiterà una mostra personale di dipinti, fotografie e film dell'artista britannica fondamentale Sarah Maple.
Con opere degli ultimi 15 anni, la mostra, intitolata The Opposite of a Feminist, si svolge dal 20 novembre al 13 febbraio.
Segue la mostra inaugurale, Big Medicine, che ha caratterizzato il lavoro dei fratelli Chapman, Jim Lambie, Jeremy Deller e Gavin Turk.
Gran parte dell'ispirazione della signora Maple deriva dall'essere cresciuta come musulmana, con genitori di origini religiose e culturali miste. Usandosi spesso come tramite per sfidare stereotipi e comportamenti normativi, affronta questioni complesse con ironia e onestà.
La mostra alla galleria, fondata dall'artista di Bournemouth Stuart Semple, si concentra esclusivamente sul potente filo femminista all'interno del suo più ampio lavoro corporeo.
Ha detto: "Alcuni di questi lavori hanno dovuto essere presi in prestito da collezioni private e non vedo l'ora di vedere di nuovo tutto in un unico posto, specialmente in questo spazio incredibile".
La mostra presenta opere come Mestruate con orgoglio, un autoritratto della signora Maple, macchiato di sangue da un periodo mentre era circondato da colleghi.
In Signs, la stessa Maple può essere vista con in mano tre cartelloni, un'opera che l'ha aiutata a vincere il premio Saatchi New Sensations mentre era ancora una studentessa.
Nel frattempo, opere fotografiche come la sua serie Disney Princess mettono in discussione le nozioni di narrazione archetipica rielaborando personaggi Disney ben noti come politici, scienziati e manager di calcio.
Le opere centrali della mostra, Anti Rape Cloak e Freedom of Speech sono forse le più conflittuali.
In quest'ultimo, un'opera video in cui l'artista si rivolge direttamente alla telecamera, inizia una polemica femminista solo per essere schiaffeggiata ripetutamente fino alle lacrime, messa a tacere dal pungiglione della violenza.
Fonte tradotta e riportata da: Bournemouth Echo

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