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Maya Weug nell'Academy Ferrari, prima pilota della Scuderia

Maya Weug nell'Academy Ferrari, prima pilota della Scuderia

"Il mio sogno: correre in F1 e vincere con la Ferrari". Intanto, Maya Weug, è la prima donna a vestire la maglia rossa. 16 anni, nata in Spagna da papà olandese e madre belga, è la prima pilota donna nella storia della Scuderia. Entra nel vivaio delle giovani promesse, lo stesso che ha cresciuto Charles Leclerc e prenderà parte al campionato di F4. Le mani sul viso, quasi senza parole, nel collegamento in diretta Facebook ascolta l'annuncio della sua vittoria tra le 4 finaliste del progetto Girls on Track della FIA Women in Motorsport Commission in collaborazione con Maranello. Maya ha battuto la concorrenza di altre adolescenti come lei: le brasiliane Julia Ayoub, 15 anni e Antonella Bassani, 14 e della francese da poco 17enne Doriane Pin.
"Un momento storico e molto emozionante, un grande passo avanti per il motorsport, tutte le ragazze devono essere fiere di aver raggiunto questo traguardo, un'esperienza fondamentale in pista e fuori" ha detto Michéle Mouton, ex campionessa di rally e presidente della commissione Women in Motorsport della federazione internazionale del motorsport il cui presidente, Jean Todt, è stato ed è uno dei più appassionati promotori del progetto nato in accordo con Maranello e che avrà ancora altri capitoli.
Non vede l'ora di iniziare a scriverli, Maya, che alza la t-shirt rossa verso la telecamera e dice: "Vi renderò orgogliosi di me, darò tutto per onorare questa maglia". Alle tre eliminate, la Scuderia darà l'occasione di un test con una 488 Challenge EVO, la vettura da oltre 700 cavalli protagonista del campionato monomarca Ferrari Challenge che è organizzato su tre serie continentali (Europe, North America e Asia-Pacific) e su una regionale dedicata alla Gran Bretagna. L'annuncio lo dà Mekies, il direttore sportivo del Cavallino: "La diversità e l'inclusione sono pilastri nella nostra squadra, la più antica della F1. Con questo progetto ci occupiamo del futuro del nostro sport, con Jean Todt abbiamo voluto tradurre i valori in fatti. Questo programma non è solo per trovare un pilota per la nostra Academy ma per generare interesse e allargare la platea dei nostri fan, oltre il desiderio di partecipazione da parte delle donne. Il livello delle ragazze è molto alto e sono convinto che non manchi molto perché una di loro torni in F1".
"È un momento fondamentale nella storia della Scuderia Ferrari e della sua Academy" dice il team principal, Mattia Binotto: "L'arrivo di Maya rappresenta un segno tangibile dell'impegno della Scuderia per rendere il motorsport sempre più inclusivo. Maya nel corso del 2021 avrà modo di crescere insieme a noi e di cimentarsi in una delle serie della F4, il primo passo del percorso nelle competizioni per monoposto che porta fino alla Formula 1".
Lì dove Maya vuole arrivare. Perché se sei veloce, non importa di che sesso sei. "Esserlo fa parte del Dna, non del genere" aggiunge Marco Matassa, responsabile dell'Academy Ferrari. "Leclerc è stato il primo a completare il percorso: da studente a pilota titolare della Ferrari in F1. Chiaro che per tutte sia un modello. Di Maya ci ha colpito la dedizione e la preparazione sia sotto il profilo atletico che sotto quello dell'approccio alla competizione. Nonostante la limitatissima esperienza in monoposto ha dimostrato una buona velocità e padronanza del mezzo cui ha saputo aggiungere una notevole capacità di apprendimento, un carattere aperto e determinato. Siamo felici di accoglierla. La F1 è l'unico sport che permette a uomini e donne di competere sullo stesso campo".
Weug ha dimostrato di poterlo fare: ha superato le selezioni andate avanti per tutto l'anno e che ha visto coinvolti 145 enti automobilistici nazionali. Lei che sul kart ci è salita per la prima volta a 7 anni senza potersene più staccare da quando a Natale di 10 anni fa gliene fu regalato uno tutto suo. Da allora a qui "è la realizzazione di un sogno" dopo essersi ritrovata tra le 4 finaliste per l'ultimo esame nei giorni scorsi a Maranello dove tutte sono state sottoposte a prove di diverso tipo, in pista con dei giri in monoposto F4 gommate Pirelli a Fiorano. E anche fuori: velocità, reattività, resistenza, ma anche valutazione delle attitudini e della predisposizione mentale e comunicativa alla gestione della carriera. "Ricorderò questa giornata per sempre! Sono fuori di me dalla gioia per il fatto di diventare la prima pilota della Ferrari Driver Academy. La vittoria nella fase finale del programma FIA "Girls on Track - Rising Stars" mi fa capire che ho fatto bene a inseguire il mio sogno in questi anni. Darò tutta me stessa per dimostrare alle persone che hanno creduto in me che merito di indossare i colori della Ferrari Driver Academy e non vedo l'ora di essere a Maranello per iniziare la preparazione alla mia prima stagione in monoposto. Ho imparato moltissimo, tanto della forza mentale" dice Weug. Le servirà per un mondo in questo molto egualitario: non ci saranno sconti.

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