Dal caso Tony Effe alle parole di Mogol: "Maxi multa a chi offende le donne nei testi delle canzoni"
Alla luce del caso Tony Effe, Mogol interviene sul tema dei testi delle canzoni e lo fa con parole dure, proponendo sanzioni severe a chi continua a mancare di rispetto alle donne nelle proprie canzoni. Il celebre paroliere e discografico italiano, considerato uno dei più importanti autori di testi musicali in Italia (ha un legame profondo con l'Umbria, dove vive da oltre trent'anni), oggi è consulente per la cultura popolare al ministero della Cultura e, in un'intervista al Corriere della Sera firmata Carmine Aymone, ha detto la sua dopo il polverone che si è alzato in questi giorni in merito all'esclusione del rapper di Sesso e Samba dal concertone di Capodanno a Roma.
Giulio Repetti, in arte Mogol, si chiede perché dovremmo accettare parole come t***a o p*****a o concetti che ledono la rispettabilità delle persone. L'autore ha spiegato - sempre al Corriere della Sera - che "quando sono stato invitato insieme con altri dal ministero della Cultura a parlare proprio di questo, ho fatto una proposta: chi diffonde un brano che parla delle donne senza rispetto, deve pagare una multa di 50 mila euro. Noi dobbiamo difendere la civiltà, la cultura e il rispetto delle persone". Altrimenti, i bambini e gli adolescenti "che sentono queste canzoni, come cresceranno?".
Mogol sarà protagonista domenica 22 dicembre al Teatro Acacia di Napoli, dove si terrà Emozioni, La mia vita in canzone..., lo spettacolo che vede Gianmarco Carroccia e Mogol insieme sul palco per raccontare Lucio battisti in un viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol che hanno segnato la storia della musica italiana. Un concerto narrato per ripercorrere la nascita di alcuni tra i brani più famosi del celebre duo, attraverso la voce di chi ne ha composto i testi e l'interpretazione perfetta di chi oggi contribuisce a mantenere vivo il mito di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Fonte: Corriere dell'Umbria
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