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Artista femminista russa sotto processo per presunta "pornografia"

Artista femminista russa sotto processo per presunta "pornografia"

I visitatori guardano la mostra dei dipinti di Yulia Tsvetkova a San Pietroburgo, Russia.

Lunedì un tribunale russo ha aperto il processo contro un'attivista e artista femminista incaricata di diffondere materiale pornografico dopo aver condiviso online disegni di corpi femminili.
Il caso ha suscitato critiche sia nazionali che internazionali, appena otto mesi dopo che il presidente Vladimir Putin ha firmato emendamenti costituzionali che hanno bandito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e incaricato il governo di "preservare i valori familiari tradizionali".
Yulia Tsvetkova, 27 anni, della città dell'estremo oriente di Komsomolsk-on-Amur, rischia fino a sei anni di carcere dopo aver pubblicato disegni stilizzati di vagine sulla popolare piattaforma di social network VKontakte.
La prima udienza arriva un anno e mezzo dopo la prima detenzione di Tsvetkova.
L'avvocato di Tsvetkova, Irina Ruchko, ha detto ai giornalisti dopo l'udienza che Tsvetkova sostiene la sua innocenza e che la sua squadra di difesa intende dimostrarlo in tribunale.
Tsvetkova gestiva un teatro per bambini ed era una sostenitrice vocale del femminismo e dei diritti LGBT.
Ha fondato un gruppo online, chiamato Vagina Monologues, incoraggiando i seguaci a combattere lo stigma e il tabù che circondano il corpo femminile.
"Assurdità kafkiana"
La scorsa settimana Amnesty International ha definito il caso, che viene ascoltato a porte chiuse, "assurdità kafkiana".
Il gruppo per i diritti umani ha esortato le autorità russe a ritirare tutte le accuse contro l'attivista che stava semplicemente "esprimendo liberamente le sue opinioni attraverso l'arte".
Tsvetkova è stata detenuta nel novembre 2019 e ha trascorso i quattro mesi successivi agli arresti domiciliari. La sua casa è stata perquisita, così come lo studio educativo di sua madre per i bambini.
L'attivista è stato multato due volte per aver violato la legge russa contro la diffusione della “propaganda” gay ai minori.
Il tribunale ha ordinato a Tsvetkova di pagare una multa di 50.000 rubli (€ 655) nel dicembre 2019 per la gestione di un gruppo online a tema LGBT e 75.000 rubli (€ 890) in più nel luglio 2020 per un sorteggio a sostegno delle famiglie LGBT. La seconda multa è stata successivamente ridotta a 50.000 rubli.
Molte personalità pubbliche si sono espresse a suo sostegno, incluso il veterano della TV di stato russa Vladimir Pozner.
Attivisti in tutta la Russia hanno protestato contro la sua accusa, mentre gli artisti le hanno dedicato spettacoli. Una petizione online che chiedeva di far cadere le accuse ha raccolto oltre 250.000 firme.
L'UE denuncia la "persecuzione"
La delegazione dell'Unione europea in Russia ha detto in un tweet la scorsa settimana che il blocco "sta seguendo da vicino" il caso contro Tsvetkova e che "a quanto pare, la sua persecuzione è legata alla sua posizione pubblica di attivista LGBT".
Fonte: Euronews

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