Afghanistan: la vita rinasce con un pastificio
Oggi sono 11 le donne che hanno ripreso a lavorare in un'abitazione privata.
Questa è la storia di Sima, afghana, e di tre donne italiane: Selene Biffi, imprenditrice sociale che dal 2009 opera in Afghanistan, e Maria Girolomoni e Daniela Bellini della cooperativa agricola Girolomoni.
Selene Biffi incontra Sima durante un evento organizzato a Kabul, nel giorno della Festa della donna, per favorire il confronto tra donne imprenditrici.
“Era intenta a vendere sciarpe e abiti tradizionali. Mi confidò che si era reinventata dopo l’avanzata dei talebani, ma il suo sogno, in realtà, era poter riaprire il suo pastificio”.
Il racconto di Sima ripercorre le tappe del suo sogno: ”Nel 2018, avevo avviato quest’attività, nel nord dell’Afghanistan, con uno staff composto da 9 donne impegnate nella produzione e 2 uomini attivi nella distribuzione. Eravamo riusciti ad affermarci sul territorio stipulando contratti con ministeri, ONG e ospedali locali per la vendita della nostra pasta. Tra l’altro, siamo stati insigniti del premio Bibi Khadija Annual Award dalla Camera di Commercio femminile afghana”. Ma un anno fa sono arrivati i talebani: “Ci hanno requisito il materiale hanno mandato a casa tutte le donne e ci hanno costrette a chiudere. Sono riuscita a portare via solo le macchine a manovella per fare la sfoglia”.
Selene Biffi si mette subito all’opera in cerca di una partnership per far si che il sogno di Sima non sia perduto per sempre. E decide di rivolgersi alla Cooperativa agricola Girolomoni che nasce per ” restituire dignità alla terra e ai suoi guardiani, i contadini”.
Pastificio in Afghanistan.
La partnership stretta tra She Works for Peace, di Selene Biffi, e la Cooperativa Girolomoni ha permesso di riaprire l’attività. Oggi sono 11 le donne che hanno ripreso a lavorare al pastificio, inclusa Sima. Tra di loro, c’è chi prima del regime talebano lavorava come insegnante, chi come cuoca in un ristorante, e chi invece studiava all’università. Con famiglie numerose – tra i 2 e i 6 bambini a famiglia – e, in alcuni casi, vedove o con mariti malati, queste donne sono le uniche a lavorare per poter supportare i loro famigliari al momento. Per tutte loro, il pastificio rappresenta dunque l’unico modo di provvedere alle loro famiglie, in un momento tanto complicato per il Paese.
La cooperativa agricola Girolomoni ha messo a disposizione le risorse necessarie per coprire i primi mesi di attività, come spiegano Daniela Bellini e Maria Girolomoni: “Questi fondi sono impiegati per il salario dei dipendenti, l’acquisto dei prodotti, le utenze, il trasporto dei materiali, gli strumenti per la lavorazione e il confezionamento della pasta. È un kit di primo soccorso, ma speriamo che, frattanto, altre aziende italiane decidano di affiancarci per dare continuità al progetto e permettere a Sima di alimentare la speranza, assicurando lavoro e dignità in un Paese difficile. Da donne che vivono nella parte fortunata del mondo vogliamo dare il nostro contributo a madri. figlie e lavoratrici di sperare in un futuro diverso".
L’ ulteriore sogno di Sima e di chi lavora con lei è che in un futuro, non troppo lontano, il pastificio possa espandere la produzione e contribuire all’agricoltura locale, con l’acquisto di materie prime in loco ma anche lavorando con i produttori per migliorare la qualità di grani e farine. Ma soprattutto c’è la volontà di creare ulteriori opportunità lavorative per le donne.
Le protagoniste italiane
Selene Biffi. Imprenditrice sociale, ha lanciato la sua prima startup - una piattaforma per corsi online gratuiti rivolta ai giovani - a 22 anni con soli 150 Euro, facendola crescere in 130 Paesi.Arriva in Afghanistan come volontaria nel 2009 e, alcuni anni dopo, apre la Qessa Academy a Kabul, una scuola tecnica per il recupero dello storytelling tradizionale. Lavora poi su chatbot per combattere l'hate speech sui social network, su sensori per le mine anti-uomo pensati per le comunità in zone d'emergenza e video giochi a tema scientifico.A seguito della caduta di Kabul nell’agosto 2021, si attiva per l’evacuazione di famiglie afghane e torna poi a Kabul dove crea una rete a supporto di oltre 1.500 persone (principalmente vedove e orfani, disabili e anziani). Lancia inoltre She Works for Peace, un’associazione no-profit che supporta oltre 300 donne e le loro micro-imprese in Afghanistan.Per l'impatto sociale del suo lavoro, ha ricevuto oltre 60 riconoscimenti, tra cui il "Rolex Awards for Enterprise" e il "Mother Teresa Memorial Award" in India, premio già assegnato al Dalai Lama e a Malala in passato.
Selene Biffi.
Cooperativa Girolomoni. Estesa sulla collina di Montebello ad Isola del Piano (Pu), la agricola impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica. L’attività principale è nella produzione della pasta: il modello “dal seme al piatto”, con una intera filiera votata al biologico costruita in 50 anni di lavoro, rende la Girolomoni un caso unico in Italia e in Europa. Erede dell’esperienza straordinaria di Gino Girolomoni, da molti considerato padre del movimento biologico in Italia, che avviò la sua attività pioneristica nel 1971, la nuova generazione prosegue questa storia affascinante fatta di rispetto per la terra, valorizzazione del lavoro e promozione dell’agricoltura sostenibile.La cooperativa conta 30 soci e 70 dipendenti, e coinvolge nella filiera 400 aziende agricole attraverso la cooperativa Montebello. Il sito produttivo comprende 80 ettari coltivati e lo stabilimento, alimentato ad energia rinnovabile, con mulino, pastificio e magazzini.
Fonte: Rainews.it
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